paris & rome
.. un qualcosa di sottile, denso e scuro come un filo di melassa. Rimpiango il domani. E tu lo vedi, my love - tu capisci. E muto mi prendi la mano, e sorridi. Sappiamo entrambi.
"Pazienta.."
- per te, tutto.
.. un qualcosa di sottile, denso e scuro come un filo di melassa. Rimpiango il domani. E tu lo vedi, my love - tu capisci. E muto mi prendi la mano, e sorridi. Sappiamo entrambi.
"Pazienta.."
- per te, tutto.
Quando il mondo attorno si concretizza e i contorni si fanno evidenti, e' allora che appaiono anche gli spigoli. Limiti - tangibili, annichilenti. E io di claustrofobia ho sempre sofferto.
Quando l'orizzonte appare tanto vicino da soffocare, e' tempo di nuovi lidi, di nuove conquiste.
Si parte. Adesso.
Se insegui i pensieri il contesto svanisce, se li zittisci sei tu che perdi spessore. Non so quale sia il male minore. Non so se trovero' mai un equilibrio - non sono fatta per le vie di mezzo.
Ho voglia di decadenza, ho voglia di mal de vivre. Ho voglia di perdere e ritrovare ogni senso. Solo stavolta con te.
Mi segui? Mi guidi? - my love?
Odio questa sensazione di perdita - perdita di qualcosa che in realta' non ho mai avuto, ne' sono mai stata. E' cosi' difficile scovare l'autentico sul confine sottile tra quello che ero e quello che vorrei essere. Specialmente adesso, qui. L'America con il suo passo veloce travolge e un po' confonde. O forse e' il fatto che mi ritrovo a dover finalmente fare qualcosa di concreto e definito, invece che contemplare tutto da lontano e stravolgere le cose con mille pensieri contorti.
.. e lo stupore, dov'e'? Dov'e' il senso di meraviglia di una volta, quella voglia - dolorosa, quasi - di farmi violentare dai sensi?
In questo momento, me ne rendo conto, voglio solo volere - fermare questa caduta inerte, graffiare via questo senso di immobilita' che soffoca e stordisce. Voglio afferrarmi e lasciarmi cadere nelle braccia del non-conosciuto, possedere quello che finora ho solo sfiorato, lacerare le apparenze e i dati di fatto.
Intensita' vibrante, potente, carnale - questo voglio. I'm STARVING!
Ormai e' ufficiale, faccio legalmente parte di un Paese che conosco poco e mi porto comunque dentro. Spaventa.
Le possibilita' infinite atterriscono e inebriano allo stesso tempo. Spero di riuscire a non tirarmi indietro silenziosamente, dietro una maschera di scuse, come ho fatto spesso. E' tempo di una nuova Me.
E ho voglia di tornare a quello che conosco, per un po'. Ho voglia di immergermi nel familiare, perche' il nido nonostante tutto me lo porto dentro. Ha sorpreso anche me, non credevo. E' davvero la vita di un'altra, o sono io l'altra? E' difficile ritrovarsi - ci riusciro' mai?
Mi sono reinventata cosi' radicalmente da confondere anche me stessa.
Ascolto me stessa.
Ogni tanto, quando la musica e' ovatta e sedativo a quello che mi e' attorno - la materia, sia chiaro, i sentimenti non sono ancora offuscati.. per lo meno quelli grezzi - mi ricordo che ancora ci sono, che mantengo il minimo indispensabile di identita'. Ancora brillo, nonostante sia un po' persa.
Difficile ammetterlo, ma mia madre per una volta mi ha saputo leggere dentro. Indipendente, ma desiderosa di integrazione. Contraddizione stridente - sara' per quello che da mesi mi tappo le orecchie, e vivo la vita di un'altra?
Una nota breve, stasera, per ricordarmi che sono Viva, pulsante, sotto uno strato di cenere e stanchezza, di polvere proveniente da suolo straniero. Prometto a me stessa che d'ora in poi non lascero' scivolare nemmeno un attimo della mia esistenza, che lottero' contro le sicurezze confortanti e letali dietro cui mi sono nascosta fino ad ora. Primo passo: ritrovare la nostra nuvola, e risplendere nei tuoi occhi, come una volta. Anche di luce riflessa, non bruciamo le tappe... Sarebbe un inizio.
Questo, my love, e' un nuovo inizio.